La giornata di ogni Avvocato, inizia sempre di corsa. Imbottigliati nel traffico mattutino, tra i clacson delle auto e i sorpassi degli scooter, già i pensieri volano alle miriadi “cose da fare”: la riunione con i collaboratori alle 9:00, l’Udienza in Tribunale alle 12:00, i fornitori che pressano con continue telefonate per venderci l’ultimo prodotto in tema di norme e sentenze.
Ma tutto ciò non è abbastanza per Noi, veri professionisti del business, e quindi anche a pranzo, fissiamo una colazione di lavoro con un cliente per utilizzare miseramente quel poco spazio (che dovrebbe essere tutto nostro) per il nostro Business.
Non sazi di quanto ancora la giornata ci ha donato, al rientro dalla “Pausa Pranzo” ce la prendiamo con i collaboratori, per inefficienze e/o ritardi di cui invece la colpa è solo nostra!
Rientriamo la sera (spesso tardi), stanchi, stressati e ciò influenzerà negativamente anche i rapporti e le relazioni personali con il proprio partner, i figli, gli amici, ecc. La stragrande maggioranza dei professionisti italiani dedica al lavoro anche 12-14 ore al giorno, non vive una vera vita privata.
E’ QUESTO IL LAVORO CHE ABBIAMO SEMPRE SOGNATO?
Quanti di voi cari lettori, avete avuto sicuramente diverbi con la moglie /marito, per le troppe ore passate in studio, per non dedicare tempo ad una semplice passeggiata, per aver trascurato le amicizie o i propri hobby, quelle piccole attività che amavamo fare e ci facevano sentire bene!
Per molti, la professione ha significato sacrificare tante cose, compresi gli affetti delle persone care; Ma è questo il lavoro che abbiamo sempre sognato? È possibile cambiare, migliorare o semplicemente fare le cose in modo che siano più semplici, meno stressanti e opprimenti?
Eppure si, esiste una via d’uscita!
Occorre cambiare modo di lavorare e diventare un po’ più manager del proprio studio professionale! Occorre delegare un po’ di più, organizzare un po’ di più, pianificare un po’ di più, comunicare un po’ di più. Quante cose da fare?? Ma noi professionisti non abbiamo tempo e ci attendono una marea di compiti esecutivi da portare a termine.
Sino a quando ti concentrerai sulle cose materiali da fare, non avrai mai il tempo per organizzare il tuo successo professionale.
Di seguito tre azioni che puoi iniziare a fare per migliorare l’organizzazione del tuo studio professionale e avere sicuramente più tempo da dedicare alla tua vita privata, e perché no anche una maggiore soddisfazione lavorativa.
IMPARA A GESTIRE IL TEMPO, LA RISORSA PIU’ PREZIOSA!
I professionisti devono quotidianamente adempiere a scadenze e adempimenti e per riuscire al meglio in tale compito occorre imparare a gestire in modo ottimale il tempo e non sprecarne nemmeno un minuto.
Occorre lavorare per priorità e gestire le interruzioni (telefono, mail, sms,) individuando un arco temporale prefissato per tale scopo. Infine occorre imparare a delegare, diventando consapevoli che non è possibile fare sempre tutto da soli.
CURA LA CRESCITA DEI TUOI COLLABORATORI
I Tuoi collaboratori costituiscono il vero capitale del tuo studio; le loro competenze associate a quelle del titolare, permettono allo studio professionale di crescere e prosperare.
La crescita di uno studio, quindi passa attraverso la crescita delle persone che lo compongono. Se io, titolare di studio, non valorizzo le persone che lavorano con me e non curo la loro crescita professionale e umana, non otterrò mai da queste persone i risultati sperati.
Uno studio di successo non lo si costruisce da soli, ma insieme ad altri individui, che ne condividono i valori e la missione.
CURA COSTANTEMENTE IL RAPPORTO CON I TUOI CLIENTI
Sapete perché un cliente interrompe il rapporto di assistenza con un professionista? Nove volte su dieci per indifferenza!
Non per un errore materiale, o per un’inesattezza compiuta dallo studio, ma per assenza di comunicazione, per raffreddamento del rapporto di fiducia con lo studio.
I clienti sono un patrimonio inestimabile per lo studio professionale, ma è importante che siano educati a essere assistiti secondo le modalità impartite dallo studio stesso. Seguire un cliente non vuol dire chiamarlo una volta l’anno prima dell’Udienza.
Convocate i vostri clienti in studio e trasferite del valore aggiuntivo, che va al di la degli adempimenti obbligatori previsti dalla legge. Coltivate il rapporto di fiducia, comprendete bene i bisogni e le esigenze di ciascun cliente, perché un cliente pienamente soddisfatto del vostro operato è una risorsa di inestimabile valore.
Dott. Giuseppe Tomasello
